Linee di produzione, concessionarie e agenzie di noleggio: tutta la filiera del mondo moto si prepara alla ripartenza nella tanto attesa Fase 2.
Con la fatidica data del 4 maggio dovrebbero entrare in vigore nuove disposizioni in materia di contenimento della pandemia da Coronavirus, che consentiranno a quasi tutto il motore produttivo del Paese di ripartire, seppur in modo molto lento e graduale. Sono molti gli operatori del settore moto che si preparano alla ripartenza in virtù di tutti gli impegni già presi in termini di prenotazioni, ordini e consegne, ma anche per ciò che riguarda una vera e propria riprogrammazione di tutti i processi aziendali che non potranno non tener conto degli effetti che le nuove norme avranno sul settore.
Già da qualche settimana molte concessionarie hanno riaperto esclusivamente le loro officine per servizi di manutenzioni e riparazioni, offrendo tra le altre cose anche il servizio di ritiro e riconsegna della propria moto a domicilio. Si attende ora invece l’apertura effettiva al pubblico delle attività legate alla vendita o noleggio di motocicli, che saranno senz’altro oggetto di rigorose norme comportamentali da rispettare per evitare ulteriori fenomeni di contagio.
Uno dei temi su cui si è focalizzata l’attenzione negli ultimi giorni è quello legato alla mobilità delle persone nella fase successiva al Lockdown. Il timore che molti esperti hanno giustamente manifestato risiede nella concreta possibilità che gran parte dell’utenza dei mezzi di trasporto collettivo (bus, tram, treni e metropolitane in particolare) sceglierà di servirsi, per ovvi motivi precauzionali, di mezzi di trasporto individuale privati. Ciò prefigura uno scenario particolarmente allarmante per tutti i grandi contesti urbani, che potrebbero vedere un incremento a dir poco traumatico del traffico (e quindi delle emissioni) generato dall’uso spasmodico dell’auto privata anche per piccoli spostamenti.
Per evitare tutto ciò molte città si stanno muovendo in un’ottica di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico limitando gli accessi ai mezzi per poter garantire il distanziamento minimo tra le persone, ma si sta lavorando anche sulla riorganizzazione ed implementazione di servizi di bike sharing o altri servizi di micromobilità, nonché sulla possibilità di estendere o migliorare le reti ciclabili esistenti.

Ancora abbastanza offuscate sono invece le politiche che si vorranno adottare per ciò che riguarda la mobilità sulle due ruote a motore. Nella fattispecie, nonostante vari solleciti e inviti al Governo da parte di associazioni produttori, rivenditori ed utenti, restano ancora poco chiare le limitazioni che saranno imposte dai protocolli sanitari su questa importante fetta della mobilità, che rimane in ogni caso tra le meno impattanti sia in termini di traffico e di occupazione di spazio pubblico durante la sosta, sia in termini di emissioni soprattutto se si pensa anche alla crescente diffusione di moto e scooter elettrici.
Ma al di là delle norme che andranno a caratterizzare la mobilità dei motocicli in ambito urbano o locale, sarà di fondamentale importanza avere un quadro ben definito su tutto il periodo che sarà caratterizzato dalla Fase 2, il quale andrà quasi certamente a coprire tutta la stagione motociclistica (e turistica in generale) purtroppo già parecchio compromessa.
Per quanto riguarda il noleggio moto a breve termine, vista la forte stagionalità che contraddistingue questo settore, è pressoché vitale per tutti gli operatori avere prima possibile una chiara definizione di tutti gli aspetti che andranno a condizionare non solo la possibilità di spostarsi in moto (limiti sulle percorrenze, superamento dei confini regionali o nazionali, ecc.), ma anche di tutto ciò che andrà a caratterizzare il funzionamento di strutture ricettive quali alberghi, B&B, villaggi turistici e campeggi, in quanto spesso correlati all’esigenza da parte degli utenti di noleggiare una moto con cui poter trascorrere periodi di vacanza.
Al momento le prenotazioni di pacchetti di noleggio moto o di periodi di permanenza in strutture ricettive risultano quasi totalmente paralizzati per via delle restrizioni già in vigore e per le forti incertezze che ancora condizionano le scelte dei clienti. Saranno pertanto cruciali tutte le norme che verranno messe al vaglio dal Governo nei prossimi giorni, e che definiranno la ripartenza economica e sociale post-lockdown.
Il nostro auspicio è quello di una Fase 2 che possa coniugare, salvaguardando in primis la salute degli utenti, la ripresa delle attività delle aziende coinvolte e il desiderio di libertà degli appassionati delle 2 ruote.